Nonostante l’alta specificità dei test sierologici la diagnosi di celiachia dovrà essere sempre confermata da una biopsia intestinale. Mediante esofagogastroduodenoscopia si prelevano piccoli frammenti di mucosa duodenale che verranno poi analizzati al microscopio per la ricerca delle lesioni tipiche della celiachia (atrofia totale o subtotale dei villi). La classificazione attualmente utilizzata per la valutazione delle lesioni intestinali è quella proposta da Marsh nel 1990 e modificata da Obnuber nel 1999. In alcune condizioni (ridotta introduzione di glutine con la dieta o minore responsività al glutine stesso) l’enteropatia da glutine puo’ assumere quadri istologici meno severi presentando solo lesioni infiltrative (villi normali o con lievi segni di atrofia, aumento dei linfociti intraepiteliali).In casi selezionati per la conferma diagnostica sul prelievo bioptico si rendono necessarie indagini piu’ specifiche (caratterizzazione immunoistochimica).
Classificazione Istologica delle lesioni intestinali(Marsh,1990 modificata secondo Oberhuber,1999) |
Celiachia Tipo 1 (lesione infiltrativa)Villi normali e aumento patologico LIECeliachia tipo 2 (Lesione iperplastica):
villi normali, iperplasia elementi ghiandolari, aumento LIE Celiachia Tipo 3A (lesione distruttiva) Atrofia lieve dei villi, enterociti di superficie di altezza ridotta con brush-border irregolare, vacuoli citoplasmatici e incremento LIE Celiachia tipo 3B (Lesione distruttiva): Atrofia moderatadei villi, enterociti di superficie di altezza ridotta con brush-border irregolare e vacuoli citoplasmatici, aumento LIE Celiachia tipo 3C (Lesione distruttiva): Atrofia grave dei villi, enterociti di superficie di altezza ridotta con brush-border irregolare e vacuoli citoplasmatici, aumento LIE |